Il certificato di quantificazione del TFS è un documento fondamentale per i lavoratori che intendono richiedere l’anticipo di questa indennità, perché certifica la somma che spetta al lavoratore, la data in cui verrà erogata e le modalità di pagamento.
È importante sapere che l’Inps rilascia due certificati di quantificazione del TFS diversi: uno per l’anticipo a tasso agevolato e uno per l’anticipo a tasso ordinario. La scelta del certificato da richiedere dipende dalle proprie esigenze e dalla propria situazione finanziaria, ma è importante prestare molta attenzione nella scelta del certificato da richiedere, in quanto i due certificati non sono equivalenti tra loro.
Per richiedere il certificato di quantificazione del TFS, esistono diverse modalità tra cui scegliere. Una delle modalità più comode e veloci è quella di utilizzare il sistema SPID, ovvero il Sistema Pubblico di Identità Digitale, che consente di accedere ai servizi online dell’Inps in modo sicuro e veloce. Per utilizzare questo metodo, è necessario essere in possesso di Spid o di un PIN per accedere al sito dell’Inps.
In alternativa, è possibile richiedere il certificato di quantificazione del TFS anche tramite la propria carta d’identità elettronica (CIE), la Carta Nazionale dei Servizi (CNS), recandosi presso un Caf/Patronato di fiducia oppure di persona presso la propria sede Inps di competenza.
In ogni caso, il certificato di quantificazione del TFS è un documento importante che deve essere richiesto con attenzione, tenendo presente le diverse opzioni disponibili e le conseguenze che la scelta di una modalità piuttosto che un’altra può avere sulla propria situazione finanziaria.
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